Chiamati da un sogno

Testi per riflettere

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    liberadivolare.
    Post: 38
    Città: MILANO
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    00 13/11/2008 10:10
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    L'amore perdona


    All'Ultima Cena, Gesù accusò - con la stessa gravità e le medesime parole - due dei suoi apostoli. Entrambi avevano commesso i crimini predetti da Gesù. Giuda Iscariota nascose i suoi sentimenti e condannò se stesso. Pietro anche nascose i suoi sentimenti, dopo aver rinnegato tre volte tutto ciò in cui aveva creduto. Ma nel momento decisivo, Pietro capì il vero significato del messaggio di Gesù. Chiese perdono e andò avanti, umiliato. Avrebbe potuto scegliere il suicidio, invece affrontò gli altri apostoli e dovrebbe aver detto: "D'accordo, raccontate i miei errori fino a che esisterà il genere umano. Ma lasciatemi correggerli". Pietro imparò che l'Amore perdona. Giuda non imparò nulla.

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    (Paulo Coelho, I racconti del maktub)
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    liberadivolare.
    Post: 38
    Città: MILANO
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    00 13/11/2008 19:25
    Al fronte con il Rosario


    E' una giornata stupenda di sole. Nei due giorni precedenti ha fatto tanto freddo: pioggia in pianura, neve in montagna.
    Il mio amico Sacerdote ha sentito il sole. Gli ha messo le ali.
    Mi invita a fare una gita in montagna. Siamo nella zona del Monte Grappa. Accetto volentieri perché sono innamorato della Montagna. Lassù,a quasi duemila metri, è caduta oltre un metro di neve freschissima. Il bianco è accecante, ma il fresco è gradevolissimo e il paesaggio innevato, baciato dall'azzurro totale del cielo, un esperienza che innalza l'anima verso un Creatore meraviglioso che crea per te le cose più belle. Stavo quasi…pregando, quando innalzo gli occhi e vedo il grande Sacrario dei Caduti nella prima guerra mondiale. Su questo confine italo-austriaco sono caduti decine di migliaia di giovani dell'Italia e dell'Austria.
    Facile a dirsi!
    Ma, in questi periodi di guerra, vedere le trincee povere, i luoghi impervi della montagna fa male. Rivedi i giovanissimi della prima guerra mondiale, i padri di famiglia e ti domandi che cosa passa nel cuore e nella mente di chi passa notte e giorni, mesi e, a volte anni, al fronte a combattere, rischiando la vita, o peggio (!), la morte ogni istante.
    Ho pensato ai genitori a casa con figli a combattere per un fazzoletto di terra, a spose, fidanzate, figli lasciati a casa, forse orfani senza saperlo ancora. E quante preghiere avranno raggiunto Dio dai sotterranei, dalle gallerie sotto la neve .
    Ma… non c'è più tempo per pensare: è ora di pranzo. Ottima polenta al Ristorante, grazie al mio amico sacerdote. Uscendo dai là mi trovo davanti una scritta: "Museo di guerra".
    Entro. Tra elmetti, baionette, armi, bossoli, accendisigari fatti con parti delle armi, i miei occhi cadono su qualcosa che mi fa passare un brivido dentro. Sarà perché sono prete… Nella vetrina, ben protetti, fanno mostra di sé croci fatte al fronte in metallo, tantissime Medagliette di Maria, consunte dal tempo o forse dai baci e.. dalle lacrime dei soldati al fronte. E, vicino, due o tre Rosari ritrovati e dissotterrati dai luoghi di guerra.
    Resto a guardare, forse a contemplare, cioè quasi a vedere oltre. Vedo quei rosari tirati fuori dalle tasche delle mamme alla partenza e passate nelle mani di soldati di ogni età che, forse, l'avevano preso per fare un favore alla mamma o forse al Sacerdote del paese. La mamma o la fidanzata o la moglie o il prete avevano pensato e detto: " là al fronte io non ci sarò, pur amandoti infinitamente, ma LEI, la Madonna ci sarà".
    E, salendo su per i monti, sentendo i cannoni e le armi sparare, cominciando la paura della guerra sul fronte vivo, quei ragazzi avranno cercato quel Rosario, arma più forte e potente di difesa della vita. E posso immaginare come lo abbiano recitato portandovi dentro la richiesta di salvezza, il rischio della vita con Gesù condannato a morte lì vicino, avvertendo, a ogni Ave Maria una carezza e un abbraccio materno dal cielo, poiché il Rosario chiama Maria accanto a noi e pone noi vicino a Lei.
    Pensate a "ave maria" e sparare, "ave maria" e scappare, "ave maria" e sentire il nemico alle costole, "ave maria" e vedere in faccia la morte, "ave maria" e pensare alla parola di Gesù : 'oggi sarai con me in Paradiso'.
    E le notti di attesa, e rigirarsi senza dormire, e pensare a un bambino e alla tua donna soli e indifesi a casa. E le lacrime e quel Rosario stretto come la catena che... rannòda al cielo, e, forse, una serenità e la pace che soltanto la Mamma sa dare perché grembo dell'eterno che supera le situazioni contingenti e dà senso anche alle vie storte della storia.
    Basta. Ma penso di aver… pensato e visto tanto di più in quel Rosario in mano ai soldati del Fronte della prima guerra mondiale.
    Ho visto tutti i miei amici GIOVANI del terzo Millennio al Fronte di questo complesso periodo della storia.
    Ma quali i fronti per i Giovani di oggi? Infiniti.
    Sono i giovani a pagare il prezzo più grande nelle guerre dei Signori del nulla. Sono i giovani in tuta mimetica sui Fronti infiniti delle paci instabili in tutto il mondo.
    I giovani sono sul fronte delle strade asfaltate e della velocità, sul fronte delle discoteche all'ingresso delle quali si trova droga e poi ubriacature senza senso. Il fronte dell'amore, della coppia, del consumismo, dell'AIDS.
    Uno dei fronti più sensibili è quello del lavoro introvabile, a volte da pagare, distribuito non sempre con giustizia. Il fronte della pace da costruire con la grande sofferenza di vederla così poco. Il fronte del futuro incerto, delle confusioni sociali. Il fronte delle religioni che non sono sempre fondamento comune della società giusta. Sui fronti dei giovani ci sono tutti i misteri: dolorosi, gaudiosi, luminosi, gloriosi. Sarà per questo che il Papa ha scelto, per la Giornata Mondiale della Gioventù "un tema in relazione con l'Anno del Rosario : Ecco la tua Madre " ( dalla Lettera del Papa ), invitando i giovani a non vergognarsi di pregare con il Rosario."
    "Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la corona del Rosario. Non vergognatevi di recitare il Rosario da soli, mentre andate a scuola, all'università o al lavoro, per strada e sui mezzi di trasporto pubblico. Abituatevi a recitarlo tra voi….. non esitate a proporne la recita a casa, ai vostri genitori e ai vostri fratelli…"
    AL FRONTE CON IL ROSARIO in MANO: IL FRONTE e' LA VITA.

    Giosy
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    sualidaquila
    Post: 18
    Città: MILANO
    Età: 70
    Sesso: Femminile
    00 17/11/2008 14:40
    'stella domenicana'

    "Non è l'uomo che va a Dio ma è Dio-Amico che gli va incontro e gli si
    offre nella persona e nella parola di Cristo. Non si tratta però di un
    incontro frettoloso e fugace. Dio resta con l'uomo facendo di lui la
    propria casa: <<Se qualcuno mi ama, ha detto Gesù, osserverà la mia
    parola e il Padre mio lo amerà; e noi verremo da lui e faremo dimora
    presso di lui>>.
    Ma l'uomo non è soltanto la casa di Dio; è suo figlio."

    p. Cipriano Ricotti o.p.
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    sualidaquila
    Post: 18
    Città: MILANO
    Età: 70
    Sesso: Femminile
    00 17/11/2008 14:43
    L'importante non è di avere tante idee,

    ma di viverne una.



    …un' Idea chiara e precisa, determinante e rivoluzionaria

    perché la tua vita abbia un senso e un obiettivo preciso!

    Non alienarti e non drogarti di mediocrità!

    TU VALI MOLTO DI PIU’!!!
    [SM=g1708727]